Yuka: un aiuto a fare la spesa

Alla mattina sono sempre indeciso con che cosa fare colazione, mi capita quindi di fermarmi davanti agli scaffali de “La Salumeria” a Poblenou (Barcellona) alla ricerca di qualcosa di sano che mangiavo anche in Italia. Mi ritrovo così a leggere le tabelle nutrizionali di un prodotto che vorrei acquistare, ma poi ci rinuncio perché non sono così comprensibili le informazioni sul valore energetico o i sui suoi principi nutritivi.

Yuka: la wikipedia del cibo

E’ quasi impossibile non aver sentito parlare di Yuka, basta inquadrare con il proprio smartphone il codice a barre dei cibi che mangiamo per saperne l’impatto sulla nostra salute e offrirci alternative più salutari.
Nel 2016 Martin Benoît e suo fratello François, accompagnati da Julie Chapon, parteciparono durante il fine settimana del 5-7 febbraio al Food Hackathon  al Gaîté Lyrique con sede a Parigi.
Nasce così Yuka con l’intento di sviluppare un’app che scansionasse i prodotti sugli scaffali dei supermercati per saperne la qualità nutrizionale.
L’idea era nata da Martin che stava cercando di far mangiare ai suoi tre figli cibo più sano, ma era del tutto incapace di leggere le etichette degli alimenti. Motivati dall’aver vinto l’hackhathon i tre giovani imprenditori decisero a giugno di partecipare al progetto imprenditoriale di Ticket for Change della durata di sei mesi per lanciare una start-up.

Tutti e tre hanno dapprima iniziato a sviluppare Yuka parallelamente alle rispettive attività e una volta che è stato più solido come progetto, si sono dedicati interamente ad esso aggiudicandosi il contributo FrenchTech BPI e La Fabrique Aviva.
A gennaio 2017, Yuka è stata lanciata nel mercato francese e a giugno 2018 è stato esteso il servizio all’analisi dei prodotti cosmetici. Infine nel 2019, Yuka si è aperta a livello internazionale con Belgio, Svizzera, Lussemburgo, Regno Unito, Spagna, Italia, gli Stati Uniti e il Canada.

Su quali dati si basano le valutazioni

Il primo anno Yuka utilizzava il database collaborativo Open Food Facts, in seguito hanno iniziato a crearne  uno proprio utilizzando da un lato i produttori che forniscono l’elenco degli ingredienti dei loro prodotti e gli utenti dall’altro che possono contribuire scansionando un prodotto non riconosciuto. Se gli utenti inseriscono volontariamente dati errati, funziona in modo molto simile a Wikipedia, vengono banditi dall’app.

Dal suo lancio Yuka ha registrato un’enorme crescita nel numero degli utenti, ma anche nella frequenza delle scansioni dei codici a barre. Yuka ha così provato diverse soluzioni , che garantissero una buona scalabilità, qualità e velocità fino a scegliere come tecnologia SDK di Scandit, come racconta François in un’intervista: “le soluzioni testate non hanno funzionato così bene o velocemente come lo scanner di codici a barre SDK di Scandit, specialmente in condizioni difficili, con scarsa illuminazione o con codici corrotti”.

Scansioniamo le crostatine

Scansionando il codice a barre delle crostatine al cacao del Mulino Bianco ottengo come valutazione mediocre con uno score di 28/100, ma qual è il motivo? Yuka assegna agli alimenti un punteggio su una scala che va da 0 a 100 cioè da poco a tanto salutare.

Un prodotto può essere così valutato come scarso se al di sotto di uno score di 25, mediocre se compreso fra 25 e 49, buono fra 5  e 74 ed eccellente se ha uno score fra 75 e 100. Infine ad ogni giudizio viene associato un colore in base allo score (verde scuro, verde chiaro, arancione e rosso) che ricorda visivamente il nutriscore.

Calcolo del punteggio

Il sistema di valutazione prende in considerazione tre diversi criteri per il calcolo del punteggio: per il 60% incide la qualità nutrizionale del prodotto, per il 30% si considera la presenza di additivi alimentari infine il 10% è dato dalla presenza o meno di un’etichetta biologica.

Il primo criterio è legato alla quantità di calorie, grassi saturi, zuccheri, sale, fibre e proteine presente in ciascun prodotto. Il secondo si concentra invece sulla presenza di additivi considerati rischiosi per la salute,  molti dei quali sono riconoscibili per le sigle con lettera E seguita da un numero.

In questo caso la lista delle sostanze è stata mutuata da una serie di studi e dai dati di centri di riferimento come l’autorità per la sicurezza alimentare EFSA, ANSES e  l’agenzia sul cancro AIRC. Se poi un alimento ha uno score molto basso, Yuka raccomanda delle alternative più sane all’interno della stessa categoria. Ad esempio per le crostatine al cacao mi consiglia di acquistare al Carrefour le Brioche bio tranchée.

Yuka API

Adesso la domanda sorge spontanea: Yoko ha un servizio API per gli sviluppatori? Purtroppo no come mi ha risposto Marie che è la responsabile del team nel gestire le domande dagli utenti.


Sitografia

[1] Julien Duriez, Un Wikipedia alimentaire pour décoder les étiquette, LaCroix, 2014
[2] , François, Benoit et Julie ont tout plaqué pour entreprendre, Fuyons la defense,
[3] Yuka Keeps Food Consumers Informed with Scandit Barcode Scanner SDK, 30/04/2017
[4] Anne-Laure Mignon, Julie Chapon, cofondatrice de l’application Yuka, se met à table, Madame Figaro, 2018
[5] Par Florence Méréo , Yuka, le «Wikipédia de l’alimentation» qui vous aide à manger mieux, Le parisien, 2018