You don’t know Alexa

In che modo siamo in grado di capire,
descrivere, prevedere gli atteggiamenti,
le attività dei nostri simili, gli esseri umani?
L’atteggiamento intenzionale, D. Dennett

Nelle interazioni vocali è importante creare un’esperienza utente personalizzata e per farlo dobbiamo creare e mantenere l’illusione della consapevolezza. Come possiamo tradurre la personalità in un dialogo? Come scegliere le parole giuste?
Nel 2002  Harry Nathan Gottlieb, creatore del popolare trivia game  “You Don’t Know Jack” e fondatore nel 2001 della software house di Chicago Jellyvision,  scrisse un white paper “The Jack principles” in cui condivideva alcune linee guida sul come rendere unica l’esperienza utente in una Interactive Conversation Interface (iCi).

Nel quiz il presentatore interagisce con i giocatori come se fossero tutti nella stessa stanza e con una una combinazione di umorismo e risposte dirette pone le domande agli utenti.

Il presentatore ricorda se la tua ultima risposta era corretta e ti incoraggia a sbrigarti se esiti troppo a lungo a dare la risposta alla domanda.  Inotre l’utilizzo di  audio e video creano la sensazione che il presentatore sia lì con te a guardare cosa stai facendo.
Il successo di un trivial game come “You don’t know Jack” (YDKJ) è dovuto ai principici di base che guidano l’interazione fra computer ed utente:

La game house Jellyvision nacque originariamente nel 1989 come Learn Television, una società di produzione di film per bambini e questa esperienza contribuì nel comprendere che durante l’interazione con l’utente bisogna stimolarlo (con suoni, video, oggetti di scena, etc) prestando attenzione, come in una sceneggiatura,  ai tempi di ingresso dei personaggi, alle interazioni fra di essi.
L’illusione della consapevolezza può essere creata rispondendo in modo adeguato alle azioni o alle scelte dell’utente, ricordando ad esempio quelle che ha già compiuto in passato, come l’ultima risposta esatta.
Conoscere il tempo e lo spazio in ​​cui si trova l’utente, ad esempio dando la sensazione di trovarsi nella medesima stanza, sono un altro fattore che può aiutare a mantenere l’illusione della consapevolezza. Inoltre bisogna assicursi che il dialogo non si ripeta mai e che il sistema faccia credere all’utente che lo conosce ad esempio sapendone il genere.
Nel 2009 Gottlieb mise a frutto i propri principi creando l’iCi Alex per la gestione dei questionari fiscali di H&R Block, per le interviste di credito di Equifax e per i dialoghi sulle possibili scelte terapeutiche per gli ospedali. Il tutto senza l’uso di deep learning o natural language processing (NLP).

Sitografia

[1] John Pavlus, The Next Phase Of UX: Designing Chatbot Personalities, FastCompany, 2016

L’illusione della consapevolezza
[1] D. Dennett, L’atteggiamento intenzionale, Il Mulino, Bologna, 1993
[2] D. Dennett, Coscienza. Che cosa è? , Laterza, Bari, 2012
[3] D. Dennett, Rompere l’incantesimo, Cortina Raffaello, Milano, 2007

Trivia Games
[1]Seth Schiesel ,Where Challenges Abound for Fans of Trivia, New York Times, 2011