Un Poeta: poesia e inettitudine nel cinema colombiano

¿Qué es el arte sin gloria? ¿Qué es el arte sin reconocimiento? C’è un’immagine che mi è rimasta impressa uscendo dalla sala del cinema del centro commerciale Los Molinos dopo la visione di Un Poeta, un uomo stropicciato, con il bicchiere sempre pieno e la testa affollata di versi che non hanno più nessun lettore.
Un perpetuo sognatore
¿Qué le pasó a usted, Oscar?
Si chiama Óscar Restrepo, ha 54 anni ed è stato – a detta di qualcuno – una promessa letteraria giovanile. Oggi, però, agli occhi della società non è altro che un poeta fallito, disoccupato e alcolista, che vive con la madre. Non riesce a mantenere un lavoro e considera l'idea di lavorare un "crimine contro l'arte".
La situazione precipita quando la sua famiglia, in particolare i fratelli, gli impone un ultimatum: trovare un lavoro o lasciare la casa.
La sorella gli procura un impiego come professore in una scuola. Qui, Óscar incontra Yurladi, interpretata da Rebeca Andrade, una giovane studentessa che mostra un enorme talento per la poesia. Óscar vede in lei una possibilità per redimere i propri fallimenti e cerca di aiutarla, sperando nel processo di aiutare anche se stesso.
Un crimine contro l'arte
Usted es un desempleado
Il film espone diverse prospettive sull'arte, interrogandosi su cosa significhi fare arte in un mondo che non sembra essere fatto per gli artisti e sull'importanza dell'onestà con se stessi. La pellicola è anche una riflessione sulla necessità di riconoscimento e sulla paura del fallimento nell'arte e nella vita.
Mentre ero seduto in sala, ascoltando le risate degli altri spettatori, riflettevo che la parola “fallito” non era sufficiente per descrivere Óscar Restrepo. Fallire implica aver tentato, essersi scontrati con un obiettivo che non si è raggiunto. Invece il suo modo di essere mi ricordava più l’inetto, colui che non agisce, che resta fermo sulla soglia della vita, incapace di tradurre in azione la propria intelligenza o i propri sogni.

La letteratura italiana ha fatto di questa figura uno dei suoi simboli più potenti: basti pensare al giovane intellettuale Alfonso Nitti di Una vita di Italo Svevo (1892), romanzo che in origine si intitolava significativamente Un inetto; sogna una scalata sociale ma resta schiacciato dalla propria irresolutezza. Oppure a Pietro Rosi in Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi (1919), incapace di emanciparsi e di dare forma ai propri desideri; o ancora a Remigio Selmi in Il podere (1921), ulteriore variante dell’inettitudine nel suo fallimento pratico; fino ai personaggi pirandelliani, che oscillano fra maschere e smarrimento, incapaci di impadronirsi del proprio destino.
Inetto in chiave paisa
Guardando Un Poeta ho riconosciuto in Restrepo non un semplice fallito, ma un inetto in chiave paisa: una figura sospesa tra tragicommedia e disincanto, modellata dai colori di Medellín, dalle sue bettole intrise di malinconia, dagli umori popolari che vi circolano e da un’ironia pungente e disillusa che attraversa ogni dialogo. In questo contesto, il suo immobilismo non è solo tragedia individuale, ma parte di una tradizione culturale che ha fatto della risata una forma di sopravvivenza.

Il film non si limita a trapiantare l’inetto novecentesco nella Colombia contemporanea, lo riplasma con il senso dell'umorismo paisa che trasforma la sconfitta in spettacolo collettivo, la miseria in caricatura, la malinconia in trovata. Così il film del regista colombiano Simón Mesa Soto ci offre il riflesso di un’intera cultura che ha imparato a ridere della propria ombra, a trarre dignità perfino dall’umiliazione. Così il fallimento diventa buffo e struggente allo stesso tempo, capace di strappare una risata amara anche nei momenti più disperati.
Doppio immaginario
Fare cinema in Colombia è prima di tutto un atto di ostinazione e passione. Lo sa bene Simón Mesa Soto, che per realizzare Un Poeta ha dovuto bussare a decine di porte per oltre tre anni, accumulando rifiuti e attese interminabili prima di riuscire a raccogliere i fondi necessari. Non a caso il regista riassume così la sua esperienza:
È come inseguire un sogno assurdo in un paese che preferisce le telenovelas
Un percorso accidentato che riflette non solo la precarietà produttiva del cinema colombiano, ma anche l’indifferenza di un pubblico che spesso preferisce la leggerezza delle telenovelas all’impegno del cinema d’autore.

Con Un Poeta Mesa Soto ha però trasformato quella frustrazione in materia creativa. L’idea è maturata durante la pandemia, in un tempo di profonda disillusione, quando il desiderio di continuare a fare cinema si intrecciava al dubbio di aver scelto un cammino impossibile. In quel limbo personale il regista si è riconosciuto nei poeti di Medellín: figure marginali e sognatrici, talvolta fuori dal tempo, capaci di incarnare al contempo la tragedia e la commedia della vita.
Dopo il mio primo lungometraggio ho pensato seriamente di smettere", confessa il regista. "Mi sono chiesto: cosa diventerò? Un professore cinquantenne frustrato, con qualche film fatto da giovane? Ho pensato ai miei docenti universitari, esseri spesso sconfitti dalla vita. È nata così l'idea di raccontare quella versione di me stesso.
Restrepo, allora, non è soltanto un personaggio: è il doppio immaginario del regista, la sua ombra possibile. Raccontandolo, Mesa Soto non si limita a costruire un alter ego, ma mette in scena il rischio di ogni artista: diventare il custode malinconico di un sogno che non trova ascolto.
🔗Sitografia
[0] Wilmar Vera Zapata, El humor que da la tierrita, Vol. 52 Núm. 95 (2018), Boletín Cultural y Bibliográfico, 20/12/2018
[1] Gisela Savdie, “Quería reconectarme con la magia del cine”: Simón Mesa Soto, ElHeraldo, 26/05/2025
[2] , Simón Mesa, cineasta: “Un poeta’ es una película sobre los artistas a los que se los chupó el alcohol en medio de la violencia”, El Pais, 28/08/2025
📺Videografia
[0] Ubeimar Ríos, protagonista de “Un Poeta”: “El fracaso es una compañía constante”, Claro Oscuro
[1] Ubeimar Ríos protagoniza ‘Un poeta’: Saltar a la fama sin proponérselo, Minuto60
[2] Un Poeta en Cannes | ¿Ser cineasta en Colombia da felicidad?, Mariana Ceron
[3] “Un poeta”: la nueva película colombiana que bien podría representar al país ante el Oscar, CNN en Español
[4] Ubeimar Ríos, protagonista de Un poeta: "Ambos somos gustadores del licor y poetas fracasados", El Colombiano
[5] #7 Un Poeta con Ubeimar Ríos, Simón Mesa y Pamela Ospina: casting, rodaje y anécdotas, La Toma Sonora