Python Instagram Scraper: Account disabilitato?

Il 16 luglio 2010, il CEO e co-fondatore di Instagram Kevin Systrom caricò la prima foto sull’app, che all’epoca si chiamava Codename (“nome in codice”) e ci sarebbero voluti altre tre mesi di lavoro prima del suo lancio sull’App Store di Apple.

Il protagonista della foto era un cane randagio Golden Retrivier come ci racconta Systrom:

Eravamo in vacanza in Messico e decisi che volevo migliorare l’applicazione dei filtri e così scattai la foto di quel cane vicino a un bancone di taco

Instagram venne lanciato il 6 ottobre del 2010 per l’Iphone 4 e nel suo primo giorno si iscrissero 25.000 utenti e a dicembre dello stesso anno erano già un milione.

Oggi è un’app utilizzata quotidianamente da milioni di utenti in tutto il mondo ed è diventata una parte onnipresente della nostra società. Mentre condividiamo foto e video con i nostri amici, ovviamente, sorge spontanea una domanda: “cosa succede ai diritti delle foto che pubblichiamo su Instagram?”

Termini di servizio

Gli utenti raramente leggono gli accordi che ogni app ci invita a concordare,  tuttavia solo sei mesi dopo essere stata acquistata da Facebook, Instagram cambiò i suoi “Termini di servizio” chiarendo che manteniamo il copyright di qualsiasi immagine che pubblichiamo, ma dal momento del primo signed-up abbiamo anche dato il permesso di utilizzare i nostri contenuti.

We do not claim ownership of your content, but you grant us a license to use it.

Il web scraping non è illegale di per sé, si trova in un’area grigia poiché nella maggior parte dei paesi non ci sono leggi chiare a tal riguardo. Questo è uno dei motivi per cui servizi come Instagram hanno al riguardo dei termini di servizio (Terms of use).

È proibito creare account con i Servizi attraverso mezzi non autorizzati, incluso, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’uso di dispositivi, script, bot, spider, crawler o scraper automatizzati.

La legalità del data scraping dipende dal tipo di dati che raccogliamo e dallo stato in cui risiediamo, poiché le leggi potrebbero cambiare in base alla nostra posizione.

API Instagram Graph

Ammetto di non aver ancora utilizzato l’API Instagram Graph, ma immagino che renderà la vita agli sviluppatori molto più facile, perchè è un peccato dover superare tutti questi ostacoli per ottenere i dati che dovrebbero essere già disponibili agli utenti che li hanno in primo luogo creati. Da quanto ho capito l’API ufficiale consente di accedere in modo programmatico ai propri dati, ma non di ottenere l’elenco di post scritti da altri utenti come commenti, foto o di ottenere l’elenco di post con un particolare hashtag.

Sitografia

Instagram

[1] Nilay Patel , No, Instagram can’t sell your photos: what the new terms of service really mean, The Verge, 18/12/2012
[2] Josh Ocampo, Instagram Doesn’t Own Your Photos, But They Can Still Use Them Forever, LifeHacker, 21/8/2019
[3] Ben Gilbert , No, you don’t have to publicly declare that Instagram can’t use your photos — you already said yes when you signed up, Insider, 21/08/2019
[4] Instagram and Copyright: What are the terms of use?, Copyrightlaws, 11/01/2021

GraphQL
[1] Frederic Lardinois, Facebook’s GraphQL gets its own open-source foundation, Techcrunch, 6/11/2018
[2] Instagram Team, Ora puoi programmare i post con l’API Instagram Graph, Facebook for business, 30/01/2018
[3] Instagram Team, Instagram API changes 2020: Instagram Graph API and Basic Display API, 2018

Emoji
[1] Kralj Novak P, Smailović J, Sluban B, Mozetič I (2015) Sentiment of Emoji.