AI Tinkerers: una nuova ondata di makers a Medellìn

Il 2005 è l’anno in cui si fa risalire la nascita del movimento makers, in corrispondenza del lancio a febbraio della rivista Make, quando il primo numero è stato messo in vendita, Maker Media non esisteva ancora come società. A quel tempo, la rivista era gestita ancora dalla casa editrice O’Reilly Media fondata da Dale Dougherty.

Pochi anni dopo Mark Hatch, nel suo libro “The Maker Movement Manifesto” (04/09/2013), esaminando il movimento dei maker, sottolineava come la riduzione dei costi di strumenti, informazioni e risorse avesse democratizzato l’innovazione e avesse permesso a quasi chiunque di creare e avere un impatto sul mondo. Questo spirito di democratizzazione, sperimentazione e condivisione della conoscenza si riflette oggi in una nuova generazione di “makers“: gli AI Tinkerers.

La mia avventura nel mondo maker colombiano ha avuto inizio nel 2018 a Bogotà, come avevo già raccontato nel mio articolo “Colombia: la mia prima esperienza maker” (2023). Tutto era partito da un incontro fortunato con Ana María Muñoz, una figura chiave della comunità maker locale, che mi suggerì di visitare il makerspace “4P Taller y Producción de diseño” .

Oggi, anni dopo, un messaggio Whatsapp ha aperto un nuovo capitolo di questa mia avventura colombiana. Un amico mi ha fatto scoprire una vivace comunità di AI Tinkerers a Medellìn che, formalmente costituita ad aprile (“Lanzamiento de AI Tinkeres Medellìn”), ha già iniziato a riunirsi regolarmente per esplorare e sperimentare insieme con le tecnologie di AI.

Chi sono gli AI Tinkerers? Fondati da Joe Heitzeberg a Seattle, rappresentano una comunità globale di appassionati ed esperti che hanno trasportato lo spirito maker nel mondo dell’AI. Se i makers nei TechShop di Hatch creavano con laser cutter e stampanti 3D, gli AI Tinkerers ‘costruiscono’ esplorando il potenziale dei Large Language Models (LLM) e dell’AI generativa. Condividono la stessa passione per il DIY, la sperimentazione hands-on e quell’approccio bottom-up all’innovazione che caratterizza da sempre il movimento maker. In questo articolo di GeekWire si evidenzia come gli AI Tinkerers si considerino l’Homebrew Computer Club dell’IA, un riferimento al gruppo che ha dato i natali ad Apple. Questa analogia sottolinea la convinzione di Heitzeberg che il gruppo stia producendo risultati sorprendenti e che abbia il potenziale per rivoluzionare il mondo dell’IA, proprio come l’Homebrew Computer Club ha fatto con i personal computer.

Gli AI Tinkerers rappresentano un’interessante evoluzione del movimento maker, applicando i suoi principi fondamentali – democratizzazione, sperimentazione e condivisione della conoscenza – al mondo dell’AI.

Se Arduino ha guidato la democratizzazione dell’hardware nel movimento open source, un ruolo analogo nel campo degli LLM potrebbe essere quello dei modelli LLAMA di Meta, diventati ormai un punto di riferimento nel dibattito sull’open source nell’ambito dell’IA. Questi modelli, accessibili attraverso Ollama, stanno alimentando una nuova ondata di innovazione nel campo dell’IA.

L’accesso al codice sorgente permette di esaminare a fondo il funzionamento dei modelli, promuovendo fiducia e comprensione nella comunità. Questa trasparenza diventa fondamentale per uno sviluppo etico dell’IA, permettendo alla comunità di supervisionare l’evoluzione dei modelli e garantirne l’aderenza a standard elevati di equità e imparzialità.