Lo stato del UX-Design In Bogotà (Colombia)

Un buon punto di partenza per comprendere lo stato dell’arte dell’Interaction Design è questo articolo “The state of UX in Colombia in 2018” di Juan Madrigal in cui analizza la scena tecnologica colombiana e le communities esistenti nelle varie città: Medellín, Bogotá, Cali.. In Colombia non esistono attualmente corsi di studio universitari dedicati all’Interaction Design; le persone quindi si formano attraverso corsi online, esperienze lavorative occasionali con altri colleghi, leggendo informazioni online o frequentando eventi come UX-Day.
Bogotà sembra essere molto attiva nel campo del UX-Design con numerosi gruppi Meetup , che però non sempre sono attivi, allora ho preferito cercare su Facebook se c’erano gruppi attivi ed ho trovato quello ufficiale della Interaction Design Foundation locale alla Colombia e la relativa pagina. Appena ho saputo dell’evento di giovedì 26 aprile “Prepárense para los problemas” , mi sono subito organizzato con i mezzi pubblici: all’andata con il TransMilenio e per il ritorno con il taxi perché più comodo alla sera.

A/R Mezzi pubblici

L’edificio in cui risiedo è in una zona in cui è facile accedere ai mezzi di trasposto pubblici come il TransMilenio, megabus dal caratteristico colore rosso che viaggia su corsie preferenziali.

Dal 2 febbraio 2018 una corsa costa 2300 COP (pesos colombiani) in euro circa (0,68€) , ma prima bisogna acquistare una tessera magnetica al costo di 5000 COP (1,48€) che si può ricaricare ad ogni stazione del TransMilenio.

Il sistema dei trasporti di Bogotá prevede anche dei bus più piccoli di colore azzurro chiamati SITP (Sistema Integrado de Transporte) , che si possono prendere con la stessa tessera del TransMilenio. Ammetto che non ne ho ancora preso uno intimorito dalla quantità di persone che vi sale.

Per il ritorno dall’evento patrocinato dalla piattaforma di e-learning Platzi ho deciso di prendere un taxi , visto l’ora tarda in cui era finito, che è molto più economico di quanto siamo abituati in Italia o in Europa.
I taxi si possono fermare per strada o utilizzando le apps per smartphone Tappsi o EasyTaxi , facendo però attenzione che alcuni taxisti sentendo magari un accento straniero potrebbero rincarare il costo della corsa.

UX Day – Prepárense para los problemas

Design thinking is a human-centered approach to innovation that draws from the designer’s toolkit to integrate the needs of people, the possibilities of technology, and the requirements for business success.
—  Tim Brown, president and CEO, IDEO

The sprint is a five-day process for answering critical business questions through design, prototyping, and testing ideas with customers
Jake Knapp

Il talk tenuto da Camilo Botero (UX Designer & Researcher) era incentrato sull’analisi delle prime fasi del Design Sprint (DS) che per molti aspetti é simile al Design Thinking (DT) e alle pratiche “agile” come lo SCRUM.
Volendo riprendere l’analogia con il cibo usata da Botero per spiegare la differenza fra le due metodologie, citando così l’articolo di Jonathan Courtney, il DT è più come una lezione di cucina e il DS come una ricetta per realizzare gli spaghetti con il ragù alla bolognese.

DS è un metodo ideato da Jake Knapp (Design Partner di Google Venture) nel 2010 per aiutare i team di lavoro a definire il problema che intendono risolvere e a testare l’idea in 5 giorni: dal lunedì al venerdì.
Una settimana lavorativa sembra essere il giusto intervallo di tempo per esplorare soluzioni e creare un prototipo da testare con potenziali clienti e utenti (giorno 5).

Con meno di 5 giorni si corre il rischio di non comprendere appieno il problema, non avere abbastanza tempo per esplorare o per costruire un prototipo. Al contrario con più di 5 giorni si avrebbero troppe idee (demasiadas ideas) questo perché lo scopo dello Sprint è la convergenza (converge phase) di idee tanto da dedicarci i primi tre giorni. Questa affermazione non è del tutto vera perché, come mi ricorda Botero in un conversazione su Slack (11/05/2018), esistono Design Sprint che possono durare da 1 a 10 giorni:

Ya que un Design Sprint no corre ningún riesgo si se hace mas corto o mas largo. De hecho algunos design sprints se corren en 1 dia, y otros en 7 o hasta 10 dias.

La raccomandazione per cui un Design Sprint non si allarghi non è per le troppe idee, ma per il principio del momento:

la recomendacion de que un design sprint no se alarge es por el principio de “Momento”, asegurar el ritmo de las iteraciones entre crear y aprender. “Demasiadas ideas” no es una razon para no alargarse.

Infatti Jake Knapp sta lavorando al Design Sprint 2.0 con A&J Smart per ridurre il tempo dello sprint da 5 a 4 giorni e per capire lo stato dell’arte Botero mi consiglia la visione di questo video:

Ogni giorno rappresenta una fase nel processo di comprensione e risoluzione del problema e le persone coinvolte (non più di 7) lavorano come un unico team interdisciplinare lasciando da parte i propri smartphone e computer.
Sia il Design Thinking che il Design Sprint incentivano la capacità delle persone di trovare soluzioni creative impiegando strumenti che stimolano la creazione di nuove idee. Ad esempio nel caso del DT con l’How Might We (HMW, ¿Cómo Podríamos Nosotros….?) che richiede l’utilizzo di “sticky notes” oppure nel caso del DS con Crazy’s 8 (Los 8 locos) che prevede lo sketching di 8 idee in 8 minuti.

Prototipo

el verdadero proposito de un design sprint, es terminar con un prototipo probado en el mundo real de un problema para el cual la solución es incierta.
– Botero, Slack conversation 11/05/18

Per ragioni di tempo Botero non si è soffermato su come ciò che accomuna le due metodologie, è l’importanza di realizzare un prototipo finale come soluzione al problema di partenza. Per quanto riguarda il Design Sprint al giorno 4 si arriva quasi a un prototipo funzionante (physical prototypes) invece nel Design Thinking è più una roadmap che illustra come verrà sviluppata la soluzione.
L’evento si è concluso verso le 21:30 di sera con un trancio di pizza hawaiana che adoro solo che questa volta l’assaggiavo per la prima volta acquistata da Domino’s.

Bibliografia

[1] Jake Knapp, Sprint: How to Solve Big Problems and Test New Ideas in Just Five Days,Transworld, 2016

Sitografia

[1] Nicole Chapaval, Qué es Design Sprint: un paso a paso para validar un producto
[2] Belen Ceballos, ¿Qué es y para qué sirve un Design Sprint?
[3] Jonathan Courtney, Design Thinking vs Design Sprints, what’s the difference?
[4] Warren Berger,The Secret Phrase Top Innovators Use
[5] Jake Knapp, Google Ventures On How Sketching Can Unlock Big Ideas