Mood-Lamp: dallo sketch a Zerynth

Sketching is not about drawing. Rather, it is about design.
Bill Buxton

Il computer scientist e designer Bill Buxton (2007) ci ricorda che fare uno schizzo, non è una questione di saper disegnare come Raffaello , ma di comunicare la nostra idea agli altri.

dallo Sketch
Aver avuto la matita come strumento dei miei pensieri mi ha aiutato a imparare a comunicare il mio progetto attraverso le immagini e a migliorarne i dettagli, ma sopratutto a immaginarne le parti e le funzioni:

Schizzi per fissare pensieri utili alla progettazione

Chiunque di noi sia attirato o respinto da un oggetto, come ci ricorda il designer Francesco Trabucco (2015), esordisce con “che bello” o “che brutto”.
Allo stesso modo osservavo le lampade online studiandone il materiale, le proporzioni e le forme che le rendevano oggetti più o meno piacevoli.
Prendevo nota in merito alla forma dell’oggetto e alla funzione di illuminare facendo talvolta qualche schizzo di possibili lampade.
Il primo impatto che abbiamo con un oggetto, cioè un artefatto realizzato intenzionalmente, avviene attraverso la sua forma che in molti casi non è solo com’è appare, ma anche espressione della sua funzione.
Riprendo così la massima coniata dall’architetto Louis Sullivan (1856-1924):

la forma segue la funzione

Il dualismo dialettico fra forma e funzione viene vissuto in modo diverso dai product designers: ad esempio fra chi nasconde le soluzioni meccaniche ed elettroniche, come la lampada da tavola Taccia (1962) di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, o fra chi tende a evidenziarle e a valorizzarle come la struttura trasparente del subwoofer iSub (1999) di Jonathan Ive.
Che cosa può dirci la forma di un tostapane o di una lampada? Il sociologo Harvey Molotch, nel suo “Fenomenologia del tostapane”(2005), ci ricorda che gli oggetti che entrano a far parte della nostra vita quotidiana sono frutto di un processo globale collegato a fattori produttivi, distributivi, culturali e economici.
Gli oggetti sono dunque un riflesso della società in cui viviamo, ne incanalano gli scopi e i valori.

a Zerynth
L’idea ,da cui sono partito, è di dare all’utente la possibilità di visualizzare il proprio stato d’animo attraverso una mood-lamp in relazione al testo che sta scrivendo su un’applicazione desktop o smartphone e ad ogni emozione associarvi un colore diverso.

Il focus dell’utente non deve essere quindi il prodotto, ma il colore emesso dalla lampada
Per questo motivo la base della lampada contiene la scheda di sviluppo Nucleo-401RE e il NeoPixel ring e il cubo è stato studiato come un’alveare per una maggior diffusione della luce.

Il Neopixel Ring è un anello formato da 16 led RGB indipendenti controllati dal driver WS2812 che ci permette di comandare ogni singolo led con un solo pinout del micro-comtrollore.
Nucleo F401RE è una scheda di sviluppo che fa parte della famiglia STM32 dispone quindi di un ARM Cortex M4 con FPU a 84 MHz, 512 kB di memoria flash, 96 kB di SRAM. Queste sue caratteristiche la rendono programmabile con Python embedded grazie a Zerynth.

La comunicazione con la Mood-Lamp avviene attraverso la porta seriale (usb cable) che riceve valori esadecimali per settare i colori come: [255, 255,  255]

 

Bibliografia

[1] Molotoch H.,Fenomenologia del tostapane,Raffaello Cortina Editore,Milano,2005
[2] B. Buxton, Sketching user experiences, Elsevier, 2007
[3] Francesco Trabucco, Design, Bollati Boringhieri, 2015