Made to stick: How do you feel?

Ogni giorno entriamo in contatto con tantissime idee, ma solo alcune di esse rimangono nella memoria. “Come mai?” Durante una chiacchierata con Emanuele Rocco e Andrea Saiani (Witlab Managers) si discuteva su come comunicare e lasciare “impressa” (stickiness ) l’idea del nostro progetto alle persone con cui parliamo durante un evento, ad esempio quello dell‘Open Factory 2016.
I fratelli Chip e Dan Heath, autori del best-seller “Made to stick: Why some ideas take hold and others come unstuck” (tradotto in italiano con il titolo “Idee forti”), sostengono che le idee di successo devono avere alcune caratteristiche di base per rimanere “appiccicate ” alle persone come una storia semplice , inaspettata, concreta, credibile ed emotiva. E questo vale per qualsiasi idea, qualunque sia il campo in cui la si vuole applicare,  come anche dimostrato da un altro classico “Il punto critico. I grandi effetti dei piccoli cambiamenti” di Malcolm Gladwell.

Imprimere le idee
Questi 6 punti vengono riassunti in un efficace gioco di parole:

Imparare a comunicare
Emanuele e Andrea mi hanno proposto  di  confrontare l’impostazione della mia presentazione  con i sei principi base per avere una buona storia da raccontare che rimanesse “incollata”.

L’intento dell’esercizio , applicabile anche nell’esposizione in un evento pubblico,  è mostrare la capacità di imparare a comunicare la propria idea alle persone senza confonderle con un gergo eccessivamente tecnico usando termini come: machine learning, semantica vettoriale etc.

Open Factory: presentazione
La presentazione per l’Open Factory è stata impostata in modo che le persone potessero vedere su un tavolo del Witlab un prototipo esistente della Mood-Lamp (concrete).  Grazie alla mia amica Valeria Moi ,che  si occupa di marketing e nuove tecnologie ho potuto illustrare scrivendole su messenger il funzionamento della Lamp. Condividendo in questo modo  un’esperienza comune a tutte le persone presenti: il chattare online (stories).

Chattando con Valeria era tangibile lo stupore delle persone (emotional) che vedevano cambiare colore della Mood-Lamp durante la conversazione (concrete) e spedire l’emoticon in base all’emozione .In particolar modo i bambini , ma anche i loro genitori, rimanevano sbalorditi, di come dal testo si potessero estrarre le emozioni (simple).

 

Bibliografia

[1] Chip and Dan Heath,“Made to stick: Why some ideas take hold and others come unstuck” , Random House, 2007
[2] Mirko Pallera,“Create!Progettare idee contagiose (e rendere il mondo migliore)”, Sperling & Kupfer, 2012